Intervista a Paolo Becchi
I poteri
forti si
stanno
spostando
sul
Movimento 5
Stelle
«Raggi ha impostato il suo mandato in
maniera scenografica. L'unica novità è che adesso non puoi più dire che
c'è la spazzatura in strada altrimenti ti accusano di fare propaganda
fascista»
«L'unica differenza rispetto a quando c'era Marino è
che adesso non puoi più dire che c'è la spazzatura in mezzo alle strade
altrimenti ti accusano di fare propaganda fascista». Paolo Becchi,
docente di Filosofia del diritto all'università di Genova, a lungo
considerato uno degli ideologi del Movimento 5 stelle (prima di essere
scomunicato da Beppe Grillo), è convinto che su Roma si giochi tutto il
futuro del grillismo. Perché il "partito" nato in Rete adesso si candida
a guidare il Paese e non può permettersi passi falsi nella città
simbolicamente più importante d'Italia.
Professore, dunque dopo le Amministrative di giugno per i grillini è iniziata una nuova fase? No,
secondo me il Movimento era cambiato già da tempo in realtà. Lo vado
ripetendo da tempo, l'ho scritto anche nel mio libro (Cinquestelle &
Associati. Il movimento dopo Grillo, ndr) e adesso non vedo che
conferme. La linea è quella di partito che aspira a diventare forza di
governo. Le sindache che hanno vinto alle Comunali rappresentano il
nuovo volto moderato di una forza politica adesso pronta a discutere su
tutto con le lobbies e col Vaticano.
Eppure a Roma e a
Torino le candidate sono riuscite a conquistare anche una fetta
dell'elettorato di sinistra. Chiara Appendino sembrava avere addirittura
il sostegno dei Notav. Poi cosa è successo? Appendino è stata
eletta con i voti del centrodestra. I NoTav secondo me non c'entrano
niente, anzi, loro si renderanno presto conto di non avere un alleato
nel sindaco. I 5 stelle vogliono dare un'immagine rassicurante. Proprio
per questo motivo Virginia Raggi è intoccabile, ormai buona parte del
futuro del Movimento dipende dalla sua figura. La sindaca di Roma è in
una botte di ferro e lo sa. Persino i tentativi di resistenza di Roberta Lombardi sono stati subito stroncati.
Come giudica il primo mese di lavoro in Campidoglio? Finora
è stata solo un'amministrazione basata sull'immagine. Fin dal primo
consiglio comunale, quando si è fatta immortalare insieme al figlio,
Raggi ha deciso di impostare il suo mandato in maniera scenografica.
Bisogna capire cosa sarà capace di fare concretamente, non è detto che
fallisca. Anche perché la sua non è affatto una Giunta grillina, ci sono
molti tecnici bravi ed esperti come assessori. La sindaca adesso dovrà
superare il primo scoglio reale: i rifiuti. Io sono genovese e non vivo
nella Capitale, ma ho molti amici che stanno a Roma e mi raccontano
quello che vedono. L'unica differenza rispetto a prima è che adesso non
puoi più dire che c'è la spazzatura in mezzo alle strade altrimenti ti
accusano di fare propaganda fascista.
Il nervosismo
potrebbe essere dettato dal fatto che sul Movimento si concentrano le
attenzioni morbose della stampa. È come se tutti aspettassimo un errore
di Virginia Raggi... Quando il Corriere della Sera comincia a
strizzarti l'occhio significa che sei in una botte di ferro. Ed è quello
che sta accadendo col Movimento. Anzi, vedrete come Renzi si troverà
molto indebolito a breve. I poteri forti si stanno spostando sul M5s. Se
il premier dovesse fallire al referendum, c'è già pronto un sostituto
che opererà in continuità col vecchio sistema. Magari non avranno le
auto blu e berranno nei bicchieri di plastica al posto di quelli di
cristallo, ma saranno uguali agli altri nella sostanza.
Per
provare a essere più simili agli altri partiti, i pentastellati
dovrebbero dotarsi di uno statuto più trasparente. Sembrava fosse tutto
pronto per sottoporre un nuovo regolamento alla Rete ma il voto è stato
rimandato a data da destinarsi. Cosa è successo? Stavano
ricadendo nello stesso errore di prima e se ne sono accorti in ritardo,
per questo hanno bloccato tutto. Si sono resi conto che non sarebbe
bastato far votare on line un nuovo statuto per scongiurare il rischio
di nuovi ricorsi, come già accaduto a Napoli e Roma. I giudici che hanno
già dichiarato nulli i regolamenti del M5s avrebbero dichiarato nullo
anche il nuovo statuto così concepito. Qualcuno ha fatto retromarcia per
prendere tempo. Il problema è che siamo di fornte a un partito con una
struttura semisegreta.
Ma è normale che per cambiare le
regole di un partito debba intervenire la magistratura? Perché gli
iscritti non si rendono conto delle anomalie? Quando tempo fa ho
detto che la Raggi sarebbe stata una sindaca autodiretta mi hanno preso
per matto. Nessuno si era reso conto che aveva sottoscritto un contratto
con lo Staff. La verità è che non c'è mai stata una vera discussione
all'interno del Movimento. Gli attivisti bevono qualsiasi cosa venga
scritta sul blog. Tutto fumo negli occhi che serve a non mostrare il
vero volto del partito.
Un partito in cui Grillo non ha più alcun ruolo politico? Grillo
è assente almeno dall'estate dell'anno scorso. Aveva lasciato da solo
il povero Gianroberto Casaleggio perché lui vuole fare i suoi spettacoli
e basta. Non ne vuole più sapere del Movimento.
Pare si voglia disfare anche della proprietà del simbolo... Deve
liberarsene. Basti pensare ai ricorsi presentati dagli espuilsi e alle
querele. Una persona ha chiesto un risarcimento da150 mila Euro. Se il
giudice desse ragione a questa persona, e magari in futuro ad altre
cento, a rispondere economicamente sarebbe Beppe Grillo in persona.
Credete che un genovese possa accettare una cosa del genere? Da questo
dipende l'improvvisa accelerazione della modifica dello Statuto.
Chi guida il Movimento in questa fase? Luigi
Di Maio con l'aiuto del Direttorio. È plateale che Di Maio sia il
candidato premier, è l'unico esponente che gira dappertutto, in Italia
come all'estero. L'obiettivo è accreditarsi come leader di un partito
che aspira a sostituire Renzi.
Ce la farà? Loro
sbagliano perché sono convinti che con l'Italicum vinceranno comunque.
Stanno sottovalutando troppo la battaglia referendaria. Vedremo.
Intervista di Rocco Vazzana pubblicata su Il dubbio il 27 luglio
2016
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