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Enrico Buemi

 

 

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Intervista a Paolo Becchi

I poteri forti si stanno spostando sul Movimento 5 Stelle

«Raggi ha impostato il suo mandato in maniera scenografica. L'unica novità è che adesso non puoi più dire che c'è la spazzatura in strada altrimenti ti accusano di fare propaganda fascista»

«L'unica differenza rispetto a quando c'era Marino è che adesso non puoi più dire che c'è la spazzatura in mezzo alle strade altrimenti ti accusano di fare propaganda fascista». Paolo Becchi, docente di Filosofia del diritto all'università di Genova, a lungo considerato uno degli ideologi del Movimento 5 stelle (prima di essere scomunicato da Beppe Grillo), è convinto che su Roma si giochi tutto il futuro del grillismo. Perché il "partito" nato in Rete adesso si candida a guidare il Paese e non può permettersi passi falsi nella città simbolicamente più importante d'Italia.

Professore, dunque dopo le Amministrative di giugno per i grillini è iniziata una nuova fase?
No, secondo me il Movimento era cambiato già da tempo in realtà. Lo vado ripetendo da tempo, l'ho scritto anche nel mio libro (Cinquestelle & Associati. Il movimento dopo Grillo, ndr) e adesso non vedo che conferme. La linea è quella di partito che aspira a diventare forza di governo. Le sindache che hanno vinto alle Comunali rappresentano il nuovo volto moderato di una forza politica adesso pronta a discutere su tutto con le lobbies e col Vaticano.

Eppure a Roma e a Torino le candidate sono riuscite a conquistare anche una fetta dell'elettorato di sinistra. Chiara Appendino sembrava avere addirittura il sostegno dei Notav. Poi cosa è successo?
Appendino è stata eletta con i voti del centrodestra. I NoTav secondo me non c'entrano niente, anzi, loro si renderanno presto conto di non avere un alleato nel sindaco. I 5 stelle vogliono dare un'immagine rassicurante. Proprio per questo motivo Virginia Raggi è intoccabile, ormai buona parte del futuro del Movimento dipende dalla sua figura. La sindaca di Roma è in una botte di ferro e lo sa.
Persino i tentativi di resistenza di Roberta Lombardi sono stati subito stroncati.

Come giudica il primo mese di lavoro in Campidoglio?
Finora è stata solo un'amministrazione basata sull'immagine. Fin dal primo consiglio comunale, quando si è fatta immortalare insieme al figlio, Raggi ha deciso di impostare il suo mandato in maniera scenografica. Bisogna capire cosa sarà capace di fare concretamente, non è detto che fallisca. Anche perché la sua non è affatto una Giunta grillina, ci sono molti tecnici bravi ed esperti come assessori. La sindaca adesso dovrà superare il primo scoglio reale: i rifiuti. Io sono genovese e non vivo nella Capitale, ma ho molti amici che stanno a Roma e mi raccontano quello che vedono. L'unica differenza rispetto a prima è che adesso non puoi più dire che c'è la spazzatura in mezzo alle strade altrimenti ti accusano di fare propaganda fascista.

Il nervosismo potrebbe essere dettato dal fatto che sul Movimento si concentrano le attenzioni morbose della stampa. È come se tutti aspettassimo un errore di Virginia Raggi...
Quando il Corriere della Sera comincia a strizzarti l'occhio significa che sei in una botte di ferro. Ed è quello che sta accadendo col Movimento. Anzi, vedrete come Renzi si troverà molto indebolito a breve. I poteri forti si stanno spostando sul M5s. Se il premier dovesse fallire al referendum, c'è già pronto un sostituto che opererà in continuità col vecchio sistema. Magari non avranno le auto blu e berranno nei bicchieri di plastica al posto di quelli di cristallo, ma saranno uguali agli altri nella sostanza.

Per provare a essere più simili agli altri partiti, i pentastellati dovrebbero dotarsi di uno statuto più trasparente. Sembrava fosse tutto pronto per sottoporre un nuovo regolamento alla Rete ma il voto è stato rimandato a data da destinarsi. Cosa è successo?
Stavano ricadendo nello stesso errore di prima e se ne sono accorti in ritardo, per questo hanno bloccato tutto. Si sono resi conto che non sarebbe bastato far votare on line un nuovo statuto per scongiurare il rischio di nuovi ricorsi, come già accaduto a Napoli e Roma. I giudici che hanno già dichiarato nulli i regolamenti del M5s avrebbero dichiarato nullo anche il nuovo statuto così concepito. Qualcuno ha fatto retromarcia per prendere tempo. Il problema è che siamo di fornte a un partito con una struttura semisegreta.

Ma è normale che per cambiare le regole di un partito debba intervenire la magistratura? Perché gli iscritti non si rendono conto delle anomalie?
Quando tempo fa ho detto che la Raggi sarebbe stata una sindaca autodiretta mi hanno preso per matto. Nessuno si era reso conto che aveva sottoscritto un contratto con lo Staff. La verità è che non c'è mai stata una vera discussione all'interno del Movimento. Gli attivisti bevono qualsiasi cosa venga scritta sul blog. Tutto fumo negli occhi che serve a non mostrare il vero volto del partito.

Un partito in cui Grillo non ha più alcun ruolo politico?
Grillo è assente almeno dall'estate dell'anno scorso. Aveva lasciato da solo il povero Gianroberto Casaleggio perché lui vuole fare i suoi spettacoli e basta. Non ne vuole più sapere del Movimento.

Pare si voglia disfare anche della proprietà del simbolo...
Deve liberarsene. Basti pensare ai ricorsi presentati dagli espuilsi e alle querele. Una persona ha chiesto un risarcimento da150 mila Euro. Se il giudice desse ragione a questa persona, e magari in futuro ad altre cento, a rispondere economicamente sarebbe Beppe Grillo in persona. Credete che un genovese possa accettare una cosa del genere? Da questo dipende l'improvvisa accelerazione della modifica dello Statuto.

Chi guida il Movimento in questa fase?
Luigi Di Maio con l'aiuto del Direttorio. È plateale che Di Maio sia il candidato premier, è l'unico esponente che gira dappertutto, in Italia come all'estero. L'obiettivo è accreditarsi come leader di un partito che aspira a sostituire Renzi.

Ce la farà?
Loro sbagliano perché sono convinti che con l'Italicum vinceranno comunque. Stanno sottovalutando troppo la battaglia referendaria. Vedremo.

Intervista di Rocco Vazzana pubblicata su Il dubbio il 27 luglio 2016

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