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Enrico Buemi

 

 

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Sezione Giustizia

Intervista a Enrico Buemi sul nuovo Ordinamento Penitenziario

No alla cultura della pistola nel cinturone

Al Senato i socialisti respingono la deriva irresponsabile evidenziata dal provvedimento sulla legittima difesa e non voteranno un testo che sembra ispirato alla cultura della pistola nel cinturone. Il provvedimento non va bene, e non solo per la stupidaggine della reazione non punibile se attuata di notte (quando in realtà ci sono posti ben illuminati di notte, e altri che di giorno, invece, che non hanno adeguata luminosità).

È impensabile che un giudice non debba apprezzare le circostanze di un fatto di violenza. Altrimenti andiamo verso l'autorizzazione ad una offensività generalizzata e arbitraria. Con il rischio che un alterco tra vicini o amici possa degenerare e indurre chi ha fatto fuoco a inventare reati di comodo compiuti da chi era in casa propria. E poi è impensabile che chiunque possa tenere un'arma in casa, con il rischio di mettere a repentaglio la vita di chi ci abita.

Soluzione alternative al problema ve ne sarebbero, a cominciare dal potenziamento delle forze dell'ordine sul territorio. Ma si dovrebbe pensare anche a rendere fiscalmente vantaggioso per i cittadini il ricorso alla difesa passiva: così come le imprese godono di agevolazioni fiscali se devono ricorrere a finestre e porte blindare o a telecamere di sorveglianza, altrettanto dovrebbe poter fare il singolo cittadino

6/5/2017

Enrico Buemi

Scarpinato, non credo ai miei occhi

Leggendo l'intervista del dottor Scarpinato, Procuratore generale a Palermo, non credevo ai miei occhi.

Definire delirante la sua presa di posizione è troppo poco e, allo stesso tempo, mi interrogo per quale ragione un magistrato di così grande esperienza possa incappare in errori così grossolani, tra l'altro invocando la Costituzione, che i magistrati dovrebbero essere i primi a rispettare e di cui non sono gli interpreti, perché questo compito compete alla Corte costituzionale e al Legislatore, bensì coloro che, tenuto conto delle leggi che il Legislatore mette a loro disposizione, sono tenuti a verificarne il rispetto con rigore e imparzialità.

Non sopporto, tra l'altro, che venga richiamata costantemente l'azione del giudice Falcone da molti suoi colleghi, come Scarpinato, dimenticando che Falcone ricordava spesso, anche a loro, che il compito del magistrato è perseguire i reati e non assumersi altre missioni che a loro non competono.

Chi richiama e si erge costantemente a difensore della Costituzione vigente rispetto alle forzature altrui deve ricordare che il rispetto della Costituzione, in primo luogo, compete ai magistrati a cui essa ha conferito così alti e gravosi compiti che non dovrebbero farli distrarre da altri obiettivi, che come cittadini possono avere ma che non devono mettere in discussione la loro terzietà. (Enrico Buemi - 11/5/2016)

La giustizia al tempo del giubileo

Vatileaks. Nuzzi e Fittipaldi rischiano di essere condannati in uno Stato estero, il Vaticano, per reati non previsti nel nostro ordinamento. E con un processo oscurantista che limita la libertà di stampa e il sacrosanto diritto di avvalersi di avvocati di fiducia. Negare quella libertà sarebbe colpevole e terribile, in nome del diritto di ciascun cittadino di essere informato su questioni di pubblico interesse, come previsto dalla nostra Costituzione. Nessuna grazia e nessuna ‘misericordia’ nell’anno del Giubileo. Ma almeno il diritto a essere giudicati secondo norme giuste ed eque.

9/12/2015

Riccardo Nencini

Del Turco e la pena senza riscontri

A desso persino l’accusa, nel processo d’appello a Ottaviano Del Turco, ammette che non ci sono «riscontri» sulle presunte tangenti incassate dal governatore dell’Abruzzo costretto a dimettersi nel 2008, dopo essere stato arrestato nottetempo, come i peggiori malfattori. (18/11/2015)

La giustizia arriva sempre troppo tardi e ancora più tardi per gli innocenti

Commento del senatore Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione giustizia, all'assoluzione di Calogero Mannino nel processo Stato-mafia, svolto a Palermo con il rito abbreviato. (4/11/2015)

ANM: L'ennesima invasione di campo

L'Anm critica Governo e Parlamento ma farebbe bene ad occuparsi di un problema grande come una casa, quello del Consiglio superiore della magistratura.

Capisco che da parte della magistratura associata vi sia il tentativo di spostare la discussione sugli altri, ma c'è la questione del Csm, più volte richiamato a svolgere puntualmente le proprie competenze senza aspettare situazioni di opportunità per soddisfare in maniera esplicitamente clientelare le esigenze delle diverse componenti nell'assegnazione dei vari uffici.

Qualche critica possiamo anche accettarla, ma non credo che quello dell'Anm possa essere il pulpito adatto per lanciare strali così pesanti nei confronti della politica. Siamo ancora una volta di fronte ad una invasione di campo da parte di un ordine, come quello giudiziario, che esorbita dalle proprie competenze, che vuole avere voce su tutto, ma che dovrebbe averne di più per risolvere le inefficienze che si registrano al suo interno. Questo, naturalmente, non vale per tutta la magistratura, ma per quella parte che punta continuamente il dito verso altri e non sa affrontare in maniera puntuale, efficace e radicale le incongruenze che pure esistono al suo interno. Ma in primo piano c'è anche la questione disciplinare: certa magistratura sollecita il giusto rigore nei confronti della politica. Peccato, però, che altrettanto rigore non si intraveda da parte della stessa magistratura quando si tratta del giudizio disciplinare verso i propri appartenenti.

27/10/2015

Enrico Buemi

Vacanza lunga quel decreto non è legittimo. Il DDL Buemi risolverebbe la querelle

A Vercelli, il procuratore capo Paolo Tamponi autorizzerà un piano ferie che prevede 45 giorni di riposo. Fino a che non sarà approvata una legge in Parlamento che non stabilisca un criterio diverso. «La questione dell'interpretazione è solo uno dei punti - spiega - c'è anche un articolo di una legge del 1926 che stabilisce che non possono essere modificati con decreto le norme concernenti l'ordinamento giudiziario».
Quindi il provvedimento del governo non è legittimo a prescindere dall'interpretazione?
Proprio così. Se si vuole cambiare l'ordinamento giudiziario si deve passare attraverso il Parlamento. Un decreto non è sufficiente.
Però, in questo caso, il decreto è stato convertito in legge.
Ma il punto di partenza dell'iter lo rende automaticamente illegittimo. E poi un disegno di legge esiste, Io ha depositato il senatore Buemi. Se quello fosse approvato risolverebbe la querelle. Solo in questo modo si potrebbe considerare davvero modificato l'ordinamento giudiziario.
In questo modo vi mettete anche al riparo da qualunque possibile ricorso al Tar.
Anche questo è un punto importante. Come capi degli uffici dobbiamo assicurare una corretta amministrazione. Abbiamo una responsabilità in questo senso. Non possiamo esporci al rischio che sia il Tribunale amministrativo a caducare una simile norma. (La Repubblica, 4/5/2015)

Basta con i magistrati prime donne

In un duro e coraggioso intervento il procuratore Spataro sferza vezzi e smanie di protagonismo della categoria: "Pm più attenti a finire in prima pagina che non all'esito dei processi". Non spetta alle toghe moralizzare la società né riscrivere la storia.  (10/5/2015)

Responsabilità toghe

Un grande passo avanti nella direzione di un garantismo vero

Aver sentito da tante e diverse parti dell'Aula risuonare i temi e le valutazioni sollecitate nella mia relazione, dà netto il segno di quanto le nostre idee, di socialisti libertari, abbiano impollinato tutti gli schieramenti e siano diventate patrimonio comune della società italiana.

20/11/2014

Enrico Buemi

Modifiche alla Legge Severino

Il Psi ritrova la sua funzione egemone nella proposta riformista della sinistra

Marcello MiniscalcoSaluto con vivo apprezzamento il disegno di legge Modifiche all’art. 11 del Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 in materia di sospensione e decadenza, con cui il Psi sta ritrovando la sua funzione egemone nella proposta riformista della sinistra.

4/11/2014

Enrico Buemi

I fascicoli degli uffici giudiziari di Napoli a Perugia una decisione assurda

Interrogazione parlamentare di Enrico Buemi (3/11/2014)

ll senatore Enrico Buemi (Psi) ha presentato in Parlamento un Disegno di Legge per l' "Istituzione di una Commissione d'inchiesta sullo stato dell’amministrazione della giustizia in Italia".

Giustizia: troppe violazioni, occorre una commissione d'inchiesta

L'Italia vive da molti anni una grave crisi del sistema giudiziario ed in particolare del concetto stesso di Stato di diritto e di giusto processo. Con il presente disegno di legge si propone di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato della giustizia, al fine di individuare proposte normative e misure di vario tipo - dalle leggi costituzionali a disposizioni di ordine organizzativo - atte a rendere la nostra giustizia degna di un Paese civile.
L'Italia è stata più volte oggetto di censure e di sanzioni da parte di organizzazioni internazionali, a causa del cattivo funzionamento della nostra giustizia. Secondo la Federazione internazionale dei diritti dell'uomo, del resto, l'Italia è, tra le grandi democrazie industriali, il Paese dove si registrano con maggiore frequenza e maggiore gravità le violazioni dei diritti del cittadino e della difesa, a causa soprattutto di una prevalenza degli aspetti burocratici e formali nell'amministrazione della giustizia."

1/11/2013

Enrico Buemi

Chiusura del tribunale di Rossano, una situazione insostenibile

Enrico Buemi

Gli effetti postumi della chiusura del tribunale di Rossano sono stati devastanti sul piano sociale, sull’indotto, sull’economia, sull’occupazione, i costi della giustizia sono aumentati per l'Erario e per tutte le categorie e fasce sociali.  (12/5/2017)

Il magistrato in pressing anche sull’Aula

Il rivale di Bruti-Liberati ha trasmesso al presidente documenti per sollecitare il no alla guarentigia dell’articolo 68 per l’ex sindaco

Buemi: "Quella di Robledo è un’iniziativa del tutto impropria: il magistrato finisce per inserirsi di fatto in  una questione in cui non è parte, che riguarda cioè il Tribunale di Brescia e Albertini, con il Senato che deve valutare come terzo e decidere se autorizzare o no il processo".  (2/11/2016)

Potenziare gli apparati giudiziari e non allungare i tempi di prescrizione

Il sen. Enrico Buemi intervistato a Radio Radicale

Un'istituzione seria non può, avendo scritto in Costituzione la ragionevole durata del processo, allungare oltre i trent'anni  i tempi della prescrizione.

E se finisci giudicato da uno così?

Un danno per la magistratura

L'intervista rilasciata da Piercamillo Davigo al “Corriere della Sera” apre due problemi. Uno molto pratico e l’altro di tipo ideale.
Il problema pratico è questo: se a un cittadino qualunque capita - e capiterà - di aspettare una sentenza della Corte di Cassazione che deve essere emessa da una sezione della quale fa parte Piercamillo Davigo, come si sentirà questo povero cittadino? (22/4/2016)

Il nodo da sciogliere

Renzi, dopo i fatti di Potenza, in un intervento al al Senato, ha attaccato duramente i magistrati. E le parole di Davigo in qualche modo sembrano una risposta alle parole del Presidente del Consiglio. È in atto un nuovo scontro tra politica e magistratura? Ne parliamo con il Senatore Enrico Buemi, responsabile giustizia del Psi. (22/4/2016)

Penati, quattro anni di calvario

Oggi Penati, ieri moltissimi altri, che la stampa italiana non ama ricordare. Spero che l’Italia stia superando davvero una fase di assoluta incoerenza rispetto al dettato garantista del nostro ordinamento. Spero che quella parola dal richiamo potente che è “giustizia” riassuma presto il valore profondo che le appartiene.  (12/12/2015)

Tribunale Rossano, i misteri sulle relazioni alterate

Disagi e disservizi del tribunale di Ivrea

Interrogazione del sen. Buemi

Al Tribunale manca la segnaletica e ci sono problemi che possono determinare disorientamento nell’utenza «ritardi e difetti di coordinamento». (28/9/2015)

Il mio voto contrario alla richiesta di arresto

Intervento del senatore socialista Enrico Buemi, membro della Giunta delle elezioni e delle immunità, in aula, in discussione generale sulla richiesta di autorizzazione di arresto ai domiciliari da parte della magistratura di Trani del senatore Antonio Azzollini. (29/7/2015)

I travisatori delle notizie sono colpevoli come gli influenzatori indebiti

Intervento del senatore Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia, in riferimento all'articolo pubblicato da Il fatto quotidiano del 14 maggio 2014 ('Camera di coniglio') a firma di Marco Travaglio.

Avvelenando i pozzi dell'opinione pubblica, è ben possibile che proprio le sue tesi preconcette, sostenute disinvoltamente e con livore, abbiano fornito argomenti ad un togato scaltro, desideroso di sormontare i dubbi dei colleghi giurati con pseudo - argomenti infondati in fatto ed in diritto. (14/5/2015)

Tangentopoli: la storia scritta dai vincitori

Il 1992 mi evoca subito il numero 41, i quarantuno morti suicidi di Tangentopoli, che non hanno potuto scrivere la Storia per ovvie ragioni, ma anche perché la Storia la scrivono i vincitori, e loro erano i vinti. La storia dei Vinti è rimossa con fastidio, dopo che uno dei Pubblici Ministeri di Milano, Gerardo D’Ambrosio, aveva sentenziato, non senza un certo cinismo: «Evidentemente c’è ancora qualcuno che ha il senso dell’onore»

25/3/2015

Tiziana Maiolo

Rossano: le toghe migrano a Cosenza.

Buemi mai ascoltato dai magistrati

Rimangono inspiegabili le ragioni per cui nessun magistrato abbia mai convocato il senatore Enrico Buemi perché spieghi cosa ci sia dietro alcune affermazioni secondo le quali si suppone la manipolazione dei dati e delle relazioni pur di giungere alla chiusura del presidio rossanese (precisamente parla di carte false). (18/03/2015)

Buemi apre l'esame del DDL sulla responsabilità civile dei magistrati

È cominciata nell'Aula del Senato, con la relazione del senatore PSI Enrico Buemi, la discussione generale sul disegno di legge per la Responsabilità civile dei magistrati.

"Rivendico dalla mia parte politica la convinzione secondo cui la responsabilità civile dei giudici è deterrente, storicamente individuata dall'opinione garantista del nostro Paese, per responsabilizzare i protagonisti del sistema giustizia". Così Buemi ha aperto la discussione generale sul provvedimento.
Riportiamo stralci dell'intervento di Buemi. (19/11/2014)

Enrico BuemiResponsabilità civile dei magistrati: le cose stanno così.

Enrico Buemi, relatore del ddl sulla responsabilità civile dei magistrati in Commissione giustizia a Palazzo Madama, a seguito del pronunciamento sul ddl da parte del Csm, ha inviato una lettera aperta a tutti i colleghi parlametari che di seguito pubblichiamo (30/10/2014)

La legge è uguale per tutti?

È sconfortante che un ex presidente della Corte costituzionale ammetta tranquillamente che per i parlamentari si debba avere una tutela minore di quella riconosciuta a tutti gli altri eletti a cariche politiche locali.

La natura non giurisdizionale della Giunta non è un dato di fatto, come sostiene Cesare Mirabelli stamattina su Il Messaggero ma la conclusione assunta a maggioranza dal Senato un anno fa, respingendo le proposte che intendevano portare alla Consulta il decreto Severino prima di applicarlo a Silvio Berlusconi.

La Presidenza della Giunta non seppe portare alcun vero argomento giuridico, a sostegno di quella forzatura, lo stesso senatore Stefàno, che oggi si dichiara sorpreso dalla decisione su De Magistris sostenne in Aula che l'irretroattività non aveva senso perché, secondo l'ordinaria tempistica processuale, "l'applicazione della norma sarebbe rinviata di almeno otto anni, dunque al 2020 in condizioni medie, con punte anche sino al 2027 (perlomeno per i processi più complessi)".

Sarà la Corte europea dei diritti dell'uomo che esprimerà la parola fine sul complicato nodo giuridico che s'è aggrovigliato intorno a quella cattiva normativa, così come sulla sua attuazione a macchia di leopardo. Un anno fa il Molise fu privato della possibilità di eleggere Marcello Miniscalco al Consiglio regionale, senza che né il TAR né il Consiglio di Stato sentissero il bisogno di portare alla Consulta la sua richiesta di giudicare la costituzionalità di quell'esclusione retroattiva.

In ogni caso, le proposte socialiste sono da tempo depositate (Atti Senato nn. 878 e 1054) per fare giustizia di questi obbrobri giuridici. La funzione di denuncia delle disparità di trattamento, nella politica riformista, si unisce sempre alla iniziativa politica, che costruttivamente indica la modalità per cambiare ciò che non funziona. Quello che è certo è che in Italia le norme si fanno male e si applicano peggio, cose che devono essere evitate entrambe per il futuro.

31/10/2014

Enrico Buemi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Risaia

La voce dei riformisti vercellesi

 

 

Sandro Pertini

L'idea di socialismo

 

 

Loris Fortuna

 

 

Pietro Nenni

 

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
d’iniziativa del senatore  BUEMI
Revisione della Costituzione in tema di fiducia al Governo, Senato della Repubblica e Parlamento in seduta comune

 

 

Un bel cimelio del passato. C'è per caso qualcuno che ha qualche rimpianto?

 

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