Pericolo democratico
La discriminante oggi, in Italia e nel mondo, é tra
coloro che intendono difendere e rafforzare la democrazia,
in Occidente con una politica di integrazione europea
fondata sul rilancio dello sviluppo e della cooperazione col
terzo mondo, e tra chi punta alla cosiddetta democrazia
illiberale, fondata sul monopolio del potere di un capo, sul
depotenziamento di tutti gli organi di controllo e dei
poteri costituzionali, sul ritorno al nazionalismo, e sul
protezionismo.
Putin, Trump, Bolsonaro, Orban, Salvini da un lato, le
forze democratiche e riformiste dall’altro. In Italia torna
l’urgenza di creare un largo schieramento repubblicano (da
Berlusconi alla sinistra) che possa fronteggiare con un
leader nuovo e credibile questo nuovo grave pericolo
italiano. Non é il fascismo è il nuovo regime illiberale,
quello che si fonda sull’odio dei diversi (Bolsonaro dice
“mio figlio meglio morto che gay”), sulla costruzione dei
nuovi muri (Trump col Messico, Orban col sud), su un nuovo
assetto che punti, in Italia, nel nuovo parlamento, a
eleggere un presidente della Repubblica e una Corte
costituzionale a misura dell’esecutivo. E’ un grave pericolo
democratico, questo sì.
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La chiara posizione del Pd.
Zingaretti chiede che il gruppo esca dall’Aula. Il
gruppo rimane in Aula e presenta una mozione di forte
critica al governo e favorevole alla Tav. Poi la Lega chiede
per votare a favore di togliere gli attacchi al governo e il
Gruppo Pd obbedisce. Non vogliono andare al voto, forse.
Zingaretti dichiara subito che Conte si deve presentare
dimissionario da Mattarella. E dunque esplicita il
contrario. Da stropicciarsi gli occhi...
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La coda di paglia
La destra ha una coda di paglia lunga come la Via della Seta
se di fronte alle accuse di fondi dalla Russia deve
rispolverare la questione dei soldi al PCI.
E nemmeno i
socialisti si devono prestare a questa operazione: spostare
l'attenzione da questioni attuali e dirimenti in cambio di
un pugno di ovvietà storiche.
I finanziamenti illeciti del PCI (che "non sta a
sinistra, sta ad Est" cit.) erano ovvia espressione del
progetto comunista che vedeva nell'Unione Sovietica il modello
al quale annettere l'Italia.
Il legame tra la Lega e Putin, che deve essere
verificato, a quale progetto risponde? Qualcuno teme
l'abbandono della NATO. Ma allora il legame con Bannon,
Trump e la destra americana? Per me può star pur
tranquillo Zingaretti, che il Governo parla ancora
inglese!C'è sicuramente dell'altro; e chissà se gli
elettori di Salvini sanno che progetto politico hanno
votato, tanto quanto lo sapevano all'epoca i comunisti.
13/07/2019 |
Enrico Maria Pedrelli
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Caso Diciotti
Inutile la giunta e il voto, tanto il
risultato era sconato
Fin dall'inizio del mio ingresso nella giunta per le
elezioni e le immunità avevo sostenuto, visti i
comportamenti nelle giunte precedenti e anche in aula, la
sua inutilità dato che le decisioni non sono mai state,
neanche sulla questione riguardante Salvini, prese su dati
di fatto e norme di legge ma bensì per pura convenienza. Era
scontato il responso della giunta e dell'aula perché dal
punto di vista politico non era processabile il collega
Ministro di maggioranza con un ruolo cosi determinate per i
destini del Governo.
Gli acerrimi sostenitori dell'applicazione della legge
Severino nei confronti di Silvio Berlusconi erano
assolutamente consapevoli che il responso positivo della
giunta e dell'aula nei confronti di Berlusconi, ovvero la
sua decadenza, avrebbe provocato alla caduta del Governo
Letta: per questo erano così intransigenti.
In quell'occasione il M5s con i suoi rappresentanti in
giunta e in aula sostennero la necessità di decisioni
immediate senza attendere la decisione della Corte d'Appello
di Milano. Quindi la tesi dell'uno vale uno, della legge
prima di tutto e dello Stato di diritto a prescindere dalle
convenienze politiche, oggi non vale più per il M5S perché
rimanere al Governo per gestire il potere è l'elemento che
ispira i comportamenti di questi che volevano rivoltare le
istituzioni democratiche come un calzino.
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
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Intervista a
Rino Formica
Da
Salvatore Formica, detto Rino,
barese, dottore commercialista,
92 anni portati con implacabile
intelligenza, una giovanile
militanza trotskista che gli ha
lasciato una propensione al
pensiero "dissacrante", una vita
da socialista autonomista.
Compagno e amico di Bettino
Craxi, protagonista dei governi
degli anni ’80 non
aspettatevi risposte schiacciate
sul presente, o rinchiuse in
ambiti ristretti anche se gli
chiedete un commento su fatti di
scottante attualità. Formica ama
sempre partire da lontano,
convinto che una politica che
non sia consapevole del contesto
geopolitico che la sovrasta
diventi, per parafrasare la sua
definizione di una pletorica
assemblea socialista negli anni
’80, affare da «nani e
ballerine».
(28/7/2019) |
Dario
Franceschini dovrebbe essere un
leader in calando. Ha perso le
elezioni nell’uninominale
ferrarese, ha perso il suo
comune, Ferrara, per la prima
volta conquistato dal
centro-destra. Invece insiste e
pontifica. La sua intervista al
Corriere è un mosaico di
democristianerie. Dice e non
dice. Propone e smentisce.
(23/7/2019)
|
Matteo
Salvini passerà alla storia come
il ministro dell'immigrazione
clandestina. Ci apprestiamo a
superare il record nel numero di
immigrati irregolari presenti
sul nostro territorio. Saranno
oltre 700.000 nel 2020. Non
erano mai stati così tanti. E
questo nonostante il flusso di
rifugiati e richiedenti asilo
sia da tempo tornato ai livelli
precedenti la crisi del 2015
quando un milione di persone si
riversarono sulle coste europee
fuggendo dai conflitti in Siria,
Iraq e Afghanistan.
(6/7/2019)
|
I
diritti umani sono materia
nostra. Soprattutto nostra, roba
da socialisti liberali. Da gente
che si é battuta per
l’uguaglianza di tutti gli
uomini e per la loro libertà.
Viviamo in un’epoca in cui i
valori di fondo paiono scomparsi
o per lo meno assopiti.
(5/7/2019)
|
Del socialismo riformista,
liberale e umanitario questa
Italia ne ha sempre avvertito il
bisogno, anche nel tempo che
viviamo, in cui le destre
radicali e il populismo
indiscriminato hanno preso il
sopravvento rispetto all’idea di
un Paese che si fonda sui valori
dell’inclusione e del merito.
Enzo Maraio
- Segretario Nazionale del
Partito Socialista Italiano -
Huffingtonpost.it - 25 giugno
2019
|
Il discorso di Sandro Pertini a
Genova nel 1960
Gente del popolo, partigiani
e lavoratori, genovesi di tutte
le classi sociali. Le autorità
romane sono particolarmente
interessate e impegnate a
trovare coloro che esse
ritengono i sobillatori, gli
iniziatori, i capi di queste
manifestazioni di antifascismo.
Ma non fa bisogno che quelle
autorità si affannino molto: ve
lo dirò io, signori, chi sono i
nostri sobillatori: eccoli qui,
eccoli accanto alla nostra
bandiera: sono i fucilati del
Turchino, della Benedicta,
dell’Olivetta e di Cravasco,
sono i torturati della casa
dello Studente che risuona
ancora delle urla strazianti
delle vittime, delle grida e
delle risate sadiche dei
torturatori. 23
maggio 2019
|
Ma
chi sono i diversi? I silenzi di
Bonafede sull’Anm, il tentativo
furbetto di trovare capri
espiatori in politica. Parla
l’ex Guardasigilli Claudio
Martelli su Il Foglio del 18
giugno 2019
(20/6/2019)
|
La scienza l’ha spiegato con
l’effetto Dunning-Kruger
(24/5/2019) |
Con il decreto Salvini 5 mila nuovi clandestini in Piemonte
Effetti
perversi di una legge che lungi dal garantire maggiore
sicurezza aumenterà situazioni di illegalità e problemi
sociali. L'assessore Cerutti invita a evitare
"strumentalizzazioni" ma la Regione sta valutando il ricorso
alla Consulta (5/1/2019) |
Era il 2 giugno 1960, festa
della Repubblica. Si era nel pieno della crisi del Governo
Tambroni e Nenni convocò il Comitato centrale del Partito
per offrire alla DC una soluzione democratica ai rischi di
una drammatica involuzione politica.
(4/1/2019) |
L’odio dei Cinque stelle, che ha perso perfino l’acido sarcasmo di
Grillo, é divenuto
più serio, studiato,
altezzoso. L’unica
cosa che accomuna
costoro a Salvini é
infatti l’odio per i
migranti e, anche se
nella Lega pare più
attenuato, quello
per gli ex
parlamentari.
(1/1/2019)
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