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La nuova guerra
L'attacco alla Francia proprio il 14 luglio è
l'attacco ai valori su cui è nata la civiltà occidentale
moderna. E non si dica che la causa fondamentale che muove i
terroristi va rintracciata nella povertà e
nell'emarginazione. È il fondamentalismo religioso la chiave
di lettura. La risposta non è il relativismo, non è nella
rinuncia alla nostra identità, non è nel buonismo a senso
unico che ci espone al dileggio universale. Rinunciare ai
nostri valori ci rende semplicemente più deboli. Se questa
non è una guerra, seppur di tipo nuovo, cos'è?
15/7/2016 |
Riccardo Nencini |
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Evitare queste tragedie si
può
Di fronte a
fatti di casi di grande gravità e tragedia
umana, il semplice cordoglio per le vittime
e le loro famiglie è assolutamente
insufficiente e inadeguato da parte nostra. Come è possibile che
oggi possano accadere fatti del genere in un
Paese moderno come il nostro e che dispone
di tecnologie le più avanzate?
Può
anche esserci l'imprevisto ma io credo che,
in primo luogo, dovremmo fare più attenzione
alle aziende che gestiscono questi servizi
perché spesso le professionalità a
disposizione sono inadeguate se non
improvvisate.
Dobbiamo ridurre l'errore ai minimi termini
per far sì che tragedie come queste non
succedano mai più in futuro. Eliminare
incidenti dipendenti da fattori umani o da
avaria di sistemi di sicurezza si può gli effetti della tragica
vicenda odierna sono irrecuperabili, ma
possiamo impedire che accadano in futuro,
basta volerlo e fare scelte conseguenti".
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Giù le mani da
Cesare Battisti
Giù le mani da Cesare Battisti. E non tiratelo per la
giacca! Fu socialista interventista come molti, amante della
sua terra come pochi. Con l'autonomismo da paesino non
c'entra proprio nulla.
8/7/2016 |
Riccardo Nencini |
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Intervista a Massimo D'Alema
di Aldo Cazzullo
L’ex premier: feci la stessa
scelta anche sulla riforma Berlusconi del 2006 che, per certi versi,
era fatta meglio. «Ora il premier lasci la segreteria»
(23/6/2016) |
Il regalo a Grillo
Non capire che il doppio turno con premio di lista (la
cosa è peggio del doppio turno di coalizione delle comunali)
era un regalo a Grillo è motivo di insipienza. Personalmente
l'avevo denunciato sull'Avanti al momento opportuno. Oggi
sarà chiaro anche a Renzi. Certo cambiare una legge solo
perchè ti fa perdere non è il massimo. Spaccarsi la testa
contro il muro dando la colpa al muro è anche peggio...
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Si rafforzino i
collegi giudicanti
Gli emendamenti dei relatori sono la dimostrazione
dell'impotenza della giustizia e della magistratura. Anziché
allungare all'infinito i tempi di prescrizione si potenzino
gli uffici giudiziari, si tolgano i magistrati dai ministeri
e li si mandi a rafforzare i collegi giudicanti.
Io non ho presentato sub-emendamenti perché mi sento
una voce che grida nel deserto. Il Pd avrà magari pure i
voti per fare approvare questi due emendamenti, ma mi chiedo
se risolvono i problemi o se piuttosto non li spostano. Non
si è voluto affrontare il tema della obbligatorietà
dell'azione penale, che è solo un totem che non si applica,
ed ora inseguiamo soluzioni fittizie. Se la lotta alla
corruzione è una priorità, allora si dia mandato alle
procure di perseguirle. Abbiamo alzato le pene e questo ha
già allungato i termini di prescrizione: se ora li
eliminiamo di fatto, dove va a finire la ragionevole durata
del processo?
Piuttosto si potenzino le procure e soprattutto i
collegi giudicanti: spesso, infatti, le indagini vengono
chiuse, ma l'intoppo è nel momento del giudizio, visto che
ci sono troppi pochi magistrati. Li si tolga dagli incarichi
extragiudiziari, nei ministeri, e li si mandi a giudicare.
Io su questo non metto in discussione il governo, ma
il Pd ricordi che M5s, per speculazione politica, non ha mai
avuto ragionevolezza, e non la ha neanche su questo tema.
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(28/5/2016) |
Per una memoria più limpida
La tribuna di palazzo Madama, che oggi
accoglie la composita famiglia radicale,
dieci anni fa fu teatro di una delle
proteste più plateali di Pannella. Tra le
peggiori ferite inferte alla legalità
repubblicana vi è stato, infatti, il mancato
riconoscimento alla Rosa nel Pugno dei
quattro seggi nella XV legislatura.
La polemica contro la sua mancata
nomina a senatore a vita viene, logicamente
e cronologicamente, dopo questo vulnus
all'applicazione letterale della legge, che
fu invano denunciato da giuristi insigni
come Giuliano Vassalli. Eppure, tra tutte le
battaglie condotte, quella per il suo seggio
fu l'unica per la quale non scese in
sciopero della fame, come il Giulio Cesare
di Shakespeare, quello che toccava la sua
persona veniva da lui messo all'ultimo
posto.
Il peso di quell'abuso ancora grava su
di noi e ha cambiato, non in meglio, la
storia del nostro Paese.
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La
congiura del silenzio
Ufficialmente ' candidammo' Marco
Pannella a senatore a vita al congresso di
Salerno, un mese fa. Ma e' dal settembre
scorso che abbiamo sollevato il problema.
Chi meglio di lui? Un omaggio alla libertà,
questo era lo scranno per Pannella.
Il corteo dei favorevoli si è
allungato dopo la morte. Bene. Anzi male.
Molto male. Fino a ieri la congiura del
silenzio. Silenzio da chi oggi lo ritiene
insostituibile, silenzio da chi oggi ne
tesse le lodi. E invece meglio un 'mi piace'
da vivi che un cinguettio da morti.
(Riccardo
Nencini - 20/5/2016) |
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. - See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
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Intervento in Aula del sen. Buemi sulla richiesta di
autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni
riguardanti Berlusconi (22/7/2016)
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Di seguito i testi degli interventi di Buemi sui casi sei
senatori Esposito e Giarrusso
Signor Presidente, mi esprimerò sia su questo documento sia
sul successivo, perché le garanzie costituzionali sulle
opinioni espresse dai parlamentari devono essere le più
ampie possibili. (21/7/2016) |
Intervento in
aula di Buemi sulle dimissioni a richiesta del sen. Vacciano
(ex M5S)
Se vogliamo svolgere fino in fondo questo mandato non
possiamo arrenderci, non possiamo battere
in ritirata. Ammetto solo due ragioni per l'abbandono:
il grave stato di salute e gravi misure giudiziarie. Il
resto è un abbandono, un tradimento al mandato
principale ricevuto. (13/7/2016) |
La vicenda
di Riace ha suggerito al
senatore socialista Enrico Buemi
un disegno di legge che si muove lungo la medesima
direttrice pensata da Lucano, volta a consentire ai
migranti, in attesa di un permesso, di svolgere dei lavori
socialmente utili come attività di volontariato.
(13/7/2016)
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Intervento
in aula di Buemi sull'informativa del ministro Delrio a
seguito dell'incidente tra treni in Puglia
Di seguito l'intervento integrale
(13/7/2016) |
Intervista a Rino Formica
“Né Renzi né
Berlusconi possono cambiare la legge
elettorale perché i gruppi parlamentari non
esistono più. Quando i sistemi sono svuotati
della forza vivificatrice della democrazia,
l’autocrate o vince sempre o nel momento in
cui perde si ritrova senza esercito”.
(12/7/2016) |
C’è un filo rosso tra attacco all’Ncd e riforma penale
Intervista al senatore del PSI
Enrico Buemi
Enrico Buemi è tra i pochi componenti della commissione
Giustizia di Palazzo Madama ad essere schierato su
posizioni garantiste. E non teme un disarmo dei
centristi nella battaglia sui tempi del processo.
(7/7/2016) |
A
chi si ostina a pensare e predicare una modifica della
Legge Elettorale detta “Italicum” Renzi ha risposto
tagliando di corto, non se ne parla neanche.
Non si tratta di ostinazione dovuta al carattere ma ad
una logica stringente per la quale Egli ha raggiunto il
doppio traguardo ( guida del Partito e del Governo)
vaticinando una soluzione dei mali italiani attraverso
il drastico ridimensionamento della democrazia politica,
dei suoi costi e di ciò che viene ritenuto del tutto
accessorio ovvero un pluralismo di forze politiche
disomogenee unite al solo scopo di governare. (Bobo
Craxi - 4 luglio 2016) |
Intervista a Rino Formica
"Siamo di fronte alla crisi storica più grave che si sia
mai vissuta: quella di una classe dirigente inesistente, di una
accolita di incapaci". E nel suo impietoso quadro, Formica aggiunge:
"Altro che caduta delle ideologie, qui si assiste all'abrogazione
del pensiero. Forse hanno deciso che bisogna non pensare più".
(27/6/2016)
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Disegno
di Legge a prima firma Buemi per dichiarare monumento
nazionale la casa museo Matteotti in Fratta Polesine in
quanto luogo fondante della nostra democrazia parlamentare.
La relazione illustrativa e
il testo del ddl (23/6/2016) |
Nell'anniversario della morte di Giacomo Matteotti, il
senatore Enrico Buemi, invitato a tenere a Fratta Polesine
la commemorazione, tratta il tema della giustizia.
(13/6/2016) |
Intervista
a Claudio Martelli
Claudio Martelli racconta chi era
Giovanni Falcone e perché nel 1991 lo prese
a lavorare con sé in Via Arenula. L’ex
delfino di Bettino Craxi racconta chi
era “il giudice più famoso del mondo, che
non usava gli avvisi di garanzia come una
pugnalata”.
(23/5/2016) |
Con
la morte di Marco Pannella il mondo laico e
garantista perde un irriducibile combattente
per la libertà e la democrazia non solo nel
nostro Paese.
Le sue
battaglie e i contenuti che proponevano sono
entrate a far parte della cultura civica di
gran parte del popolo italiano e di quanto
hanno a cuore il rispetto dei diritti
fondamentali di ogni essere umano.
Per i
socialisti è venuto a mancare un compagno di
tante battaglie di libertà e di laicità.
Oggi, quanti hanno creduto nel suo impegno
civile di ogni tempo non possono che
raccoglierne l’eredità e perseguire con
maggiore determinazione gli obiettivi che
nella sua vita Marco Pannella ha indicato a
tutti, anche ai più sordi e ai più ciechi.
(19/5/2015)
Enrico Buemi |
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