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Enrico Buemi

 

 

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Intervista ad Enrico Buemi sull'audizione di Monsignor Antonio Mennini nella Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo e sull'uccisione di Aldo Moro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sandro Pertini

L'idea di socialismo

 

Loris Fortuna

 

Pietro Nenni

 

 

 

 

 

 

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Molestie sessuali. Pisani: La sentenza di Palermo è surreale e grottesca

La nuova guerra

L'attacco alla Francia proprio il 14 luglio è l'attacco ai valori su cui è nata la civiltà occidentale moderna. E non si dica che la causa fondamentale che muove i terroristi va rintracciata nella povertà e nell'emarginazione. È il fondamentalismo religioso la chiave di lettura. La risposta non è il relativismo, non è nella rinuncia alla nostra identità, non è nel buonismo a senso unico che ci espone al dileggio universale. Rinunciare ai nostri valori ci rende semplicemente più deboli. Se questa non è una guerra, seppur di tipo nuovo, cos'è?

15/7/2016

Riccardo Nencini

Evitare queste tragedie si può

Di fronte a fatti di casi di grande gravità e tragedia umana, il semplice cordoglio per le vittime e le loro famiglie è assolutamente insufficiente e inadeguato da parte nostra. Come è possibile che oggi possano accadere fatti del genere in un Paese moderno come il nostro e che dispone di tecnologie le più avanzate?

Può anche esserci l'imprevisto ma io credo che, in primo luogo, dovremmo fare più attenzione alle aziende che gestiscono questi servizi perché spesso le professionalità a disposizione sono inadeguate se non improvvisate.

Dobbiamo ridurre l'errore ai minimi termini per far sì che tragedie come queste non succedano mai più in futuro. Eliminare incidenti dipendenti da fattori umani o da avaria di sistemi di sicurezza si può gli effetti della tragica vicenda odierna sono irrecuperabili, ma possiamo impedire che accadano in futuro, basta volerlo e fare scelte conseguenti".

12/7/2016

Enrico Buemi

Giù le mani da Cesare Battisti

Giù le mani da Cesare Battisti. E non tiratelo per la giacca! Fu socialista interventista come molti, amante della sua terra come pochi. Con l'autonomismo da paesino non c'entra proprio nulla.

8/7/2016

Riccardo Nencini

D’Alema: «Così Renzi sta rottamando il Pd. Il referendum? Io voterò no»

Intervista a Massimo D'Alema di Aldo Cazzullo

L’ex premier: feci la stessa scelta anche sulla riforma Berlusconi del 2006 che, per certi versi, era fatta meglio. «Ora il premier lasci la segreteria» (23/6/2016)

Il regalo a Grillo

Non capire che il doppio turno con premio di lista (la cosa è peggio del doppio turno di coalizione delle comunali) era un regalo a Grillo è motivo di insipienza. Personalmente l'avevo denunciato sull'Avanti al momento opportuno. Oggi sarà chiaro anche a Renzi. Certo cambiare una legge solo perchè ti fa perdere non è il massimo. Spaccarsi la testa contro il muro dando la colpa al muro è anche peggio...

20/6/2016

Mauro Del Bue

Si rafforzino i collegi giudicanti

Gli emendamenti dei relatori sono la dimostrazione dell'impotenza della giustizia e della magistratura. Anziché allungare all'infinito i tempi di prescrizione si potenzino gli uffici giudiziari, si tolgano i magistrati dai ministeri e li si mandi a rafforzare i collegi giudicanti.

Io non ho presentato sub-emendamenti perché mi sento una voce che grida nel deserto. Il Pd avrà magari pure i voti per fare approvare questi due emendamenti, ma mi chiedo se risolvono i problemi o se piuttosto non li spostano. Non si è voluto affrontare il tema della obbligatorietà dell'azione penale, che è solo un totem che non si applica, ed ora inseguiamo soluzioni fittizie. Se la lotta alla corruzione è una priorità, allora si dia mandato alle procure di perseguirle. Abbiamo alzato le pene e questo ha già allungato i termini di prescrizione: se ora li eliminiamo di fatto, dove va a finire la ragionevole durata del processo?

Piuttosto si potenzino le procure e soprattutto i collegi giudicanti: spesso, infatti, le indagini vengono chiuse, ma l'intoppo è nel momento del giudizio, visto che ci sono troppi pochi magistrati. Li si tolga dagli incarichi extragiudiziari, nei ministeri, e li si mandi a giudicare.

Io su questo non metto in discussione il governo, ma il Pd ricordi che M5s, per speculazione politica, non ha mai avuto ragionevolezza, e non la ha neanche su questo tema.

30/5/2016

Enrico Buemi

(28/5/2016)

Per una memoria più limpida

La tribuna di palazzo Madama, che oggi accoglie la composita famiglia radicale, dieci anni fa fu teatro di una delle proteste più plateali di Pannella. Tra le peggiori ferite inferte alla legalità repubblicana vi è stato, infatti, il mancato riconoscimento alla Rosa nel Pugno dei quattro seggi nella XV legislatura.

La polemica contro la sua mancata nomina a senatore a vita viene, logicamente e cronologicamente, dopo questo vulnus all'applicazione letterale della legge, che fu invano denunciato da giuristi insigni come Giuliano Vassalli. Eppure, tra tutte le battaglie condotte, quella per il suo seggio fu l'unica per la quale non scese in sciopero della fame, come il Giulio Cesare di Shakespeare, quello che toccava la sua persona veniva da lui messo all'ultimo posto.

Il peso di quell'abuso ancora grava su di noi e ha cambiato, non in meglio, la storia del nostro Paese.

25/5/2016

Enrico Buemi

La congiura del silenzio

Ufficialmente ' candidammo' Marco Pannella a senatore a vita al congresso di Salerno, un mese fa. Ma e' dal settembre scorso che abbiamo sollevato il problema. Chi meglio di lui? Un omaggio alla libertà, questo era lo scranno per Pannella.

Il corteo dei favorevoli si è allungato dopo la morte. Bene. Anzi male. Molto male. Fino a ieri la congiura del silenzio. Silenzio da chi oggi lo ritiene insostituibile, silenzio da chi oggi ne tesse le lodi. E invece meglio un 'mi piace' da vivi che un cinguettio da morti. (Riccardo Nencini - 20/5/2016)

"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
- See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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I principi di garanzia devono essere un baluardo sempre

Intervento in Aula del sen. Buemi sulla richiesta di autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni riguardanti Berlusconi (22/7/2016)

I principi utilizzati a comodo della stampa

Di seguito i testi degli interventi di Buemi sui casi sei senatori Esposito e Giarrusso

Signor Presidente, mi esprimerò sia su questo documento sia sul successivo, perché le garanzie costituzionali sulle opinioni espresse dai parlamentari devono essere le più ampie possibili.  (21/7/2016)

Intervento in aula di Buemi sulle dimissioni a richiesta del sen. Vacciano (ex M5S)

Non possiamo battere in ritirata

Se vogliamo svolgere fino in fondo questo mandato non possiamo arrenderci, non possiamo battere in ritirata. Ammetto solo due ragioni per l'abbandono: il grave stato di salute e gravi misure giudiziarie. Il resto è un abbandono, un tradimento al mandato principale ricevuto. (13/7/2016)

La lezione di Riace: migranti non crisi, ma opportunità

La vicenda di Riace ha suggerito al senatore socialista Enrico Buemi un disegno di legge  che si muove lungo la medesima direttrice pensata da Lucano, volta a consentire ai migranti, in attesa di un permesso, di svolgere dei lavori socialmente utili come attività di volontariato. (13/7/2016)

Intervento in aula di Buemi sull'informativa del ministro Delrio a seguito dell'incidente tra treni in Puglia

La responsabilità sta anche nelle nostre scelte

Di seguito l'intervento integrale

 

 

(13/7/2016)

Renzi non governa più, ha finito le carte

Intervista a Rino Formica

“Né Renzi né Berlusconi possono cambiare la legge elettorale perché i gruppi parlamentari non esistono più. Quando i sistemi sono svuotati della forza vivificatrice della democrazia, l’autocrate o vince sempre o nel momento in cui perde si ritrova senza esercito”. (12/7/2016)

C’è un filo rosso tra attacco all’Ncd e riforma penale

Intervista al senatore del PSI Enrico Buemi

Enrico Buemi è tra i pochi componenti della commissione Giustizia di Palazzo Madama ad essere schierato su posizioni garantiste. E non teme un disarmo dei centristi nella battaglia sui tempi del processo. (7/7/2016)

Italicum, strada segnata

A chi si ostina a pensare e predicare una modifica della Legge Elettorale detta “Italicum” Renzi ha risposto tagliando di corto, non se ne parla neanche.
Non si tratta di ostinazione dovuta al carattere ma ad una logica stringente per la quale Egli ha raggiunto il doppio traguardo ( guida del Partito e del Governo) vaticinando una soluzione dei mali italiani attraverso il drastico ridimensionamento della democrazia politica, dei suoi costi e di ciò che viene ritenuto del tutto accessorio ovvero un pluralismo di forze politiche disomogenee unite al solo scopo di governare. (Bobo Craxi - 4 luglio 2016)

Partiti senza popolo e leader senza "testa", ecco il risultato

Intervista a Rino Formica

"Siamo di fronte alla crisi storica più grave che si sia mai vissuta: quella di una classe dirigente inesistente, di una accolita di incapaci". E nel suo impietoso quadro, Formica aggiunge: "Altro che caduta delle ideologie, qui si assiste all'abrogazione del pensiero. Forse hanno deciso che bisogna non pensare più". (27/6/2016)

La casa di Matteotti monumento nazionale

Disegno di Legge a prima firma Buemi per dichiarare monumento nazionale la casa museo Matteotti in Fratta Polesine in quanto luogo fondante della nostra democrazia parlamentare.

La relazione illustrativa e il testo del ddl (23/6/2016)

Come Matteotti anche noi rivendichiamo lo stato di Diritto

Nell'anniversario della morte di Giacomo Matteotti, il senatore Enrico Buemi, invitato a tenere a Fratta Polesine la commemorazione, tratta il tema della giustizia.

(13/6/2016)

Falcone? Era solo, i magistrati lo avevano isolato

Intervista a Claudio Martelli

Claudio Martelli racconta chi era Giovanni Falcone e perché nel 1991 lo prese a lavorare con sé in Via Arenula. L’ex delfino di Bettino Craxi racconta chi era “il giudice più famoso del mondo, che non usava gli avvisi di garanzia come una pugnalata”. (23/5/2016)

Con la morte di Marco Pannella il mondo laico e garantista perde un irriducibile combattente per la libertà e la democrazia non solo nel nostro Paese.

Le sue battaglie e i contenuti che proponevano sono entrate a far parte della cultura civica di gran parte del popolo italiano e di quanto hanno a cuore il rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere umano.

Per i socialisti è venuto a mancare un compagno di tante battaglie di libertà e di laicità. Oggi, quanti hanno creduto nel suo impegno civile di ogni tempo non possono che raccoglierne l’eredità e perseguire con maggiore determinazione gli obiettivi che nella sua vita Marco Pannella ha indicato a tutti, anche ai più sordi e ai più ciechi. (19/5/2015)

Enrico Buemi

 

 

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