No al Governaccio
Da anni non dico
come la penso sulle
scelte immediate,
perché non faccio
politica attiva.
Adesso lo dico, per
la straordinaria
gravità della
situazione e perché
mi sembra
assolutamente
evidente la strada
da imboccare. Ha
ragione (come quasi
sempre) Mauro Del
Bue: non dobbiamo
appoggiare “il
governaccio“. Per
una congiuntura rara
e fortunata infatti
i principi morali
coincidono con il
nostro interesse. La
morale ci suggerisce
di dire la verità:
siamo fuori della
politica, della
democrazia e persino
dal decoro. Esagero?
Il giorno dopo le
elezioni politiche,
5 Stelle e Lega, che
si erano sbranati
sempre (e con
particolare violenza
nel corso della
campagna) si sono
alleati. Il giorno
dopo una altrettanto
lunga e cruda
battaglia politica e
parlamentare, 5
Stelle e PD si sono
alleati. L’uomo per
tutte le stagioni,
Giuseppe Conte, fa
il capo di un
governo appoggiato
ieri anche
dall’estrema destra
e oggi anche
dall’estrema
sinistra. Non è un
grande economista e
un rettore della
Bocconi come Mario
Monti. È un avvocato
sconosciuto sino a
16 mesi fa. Il quale
due mesi fa ha
dichiarato che deve
rimanere altrettanto
sconosciuto il
colore del suo voto
alle elezioni
europee (e a tutte
le precedenti). Mai
nel nostro Paese e
mai in nessun Paese
democratico al mondo
(anzi, proprio in
nessuno) si è visto
qualcosa di simile. Articolo di Ugo Intini pubblicato su Avanti! il 29 agosto 2019 |
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