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Molestie sessuali. Pisani:
La sentenza di Palermo è surreale e grottesca
Dichiarazione sui costi della politica del senatore
socialista Enrico Buemi, a cui è attribuito da Open
polis un indice di presenza dell'83 %, pur essendo
entrato in Senato con due mesi di ritardo, e con un
indice di produttività di 634, undicesimo su 324
senatori
Un paese
allo sbando, succube di demagogia sfrenata e
populismi irresponsabili
Di fronte a questa sarabanda di invidiosi e
nullafacenti, di amorali percettori di indennità
parlamentare che altro non fanno se non invocare la
moralità verso degli altri, che predicano male e
razzolano peggio, sodali di Grillo e associati,
dico, si cominci a dare risposta ai problemi veri
del Paese invece di metterla in caciara tutte le
volte.
A Grillo dico, dimezzi i propri cachet
teatrali e separi i propri interessi artistico -
economici da quelli politici di cui c'è a tutt'oggi
una commistione indescrivibile.
Chi ha bisogno di approfondimenti consulti i
fuoriusciti dal M5S che possono raccontare la realtà
vista dal di dentro e vissuta direttamente.
25/10/2016
Enrico Buemi
La mela e il
grappolo d'uva
È difficile essere per le ragioni del si o per le
ragioni del no perché la questione non è come una mela che
si può tagliare a metà, ma è come un grappolo d'uva dove
alcuni acini sono maturi, altri acerbi e altri ancora
guasti. La domanda è: prendere o lasciare? Io sono propenso
ad aspettare stagioni migliori per fare un buon vino che
duri a lungo, perché non tutte le annate sono uguali e
questa non mi sembra una di quelle da conservare. Questa
volta berrò ancora quello imbottigliato nel 48
perché i vignaioli mi sembrano tuttora i migliori.
21/10/2016
Enrico Buemi
Il populismo dei
baiocchi
Se Renzi insiste con sta storia dei tagli alla
politica perché elimina qualche poltrona e non paga (se non
attraverso i rimborsi) i nuovi senatori, allora Grillo che
sui soldi ha fatto successo, può bene alzare l’asticella e
proporre subito un dimezzamento degli stipendi a tutti i
parlamentari. Cosa che fa tremare i polsi ai Pd, sensibili a
un arma da loro stessi impugnata. Come dire. Gioco al rialzo. La verità che è
sbagliato (su questo mi spiace dar ragione a Stefano Rodotà)
concepire la democrazia come un oggetto da comprare al
mercato. E per di più considerando solo il suo prezzo. La
democrazia ha un costo, che va sempre rapportato alla sua
efficacia. Se il costo diventa l’unico obiettivo, allora
perché non alzare ancora il tiro e togliere del tutto lo
stipendio ai parlamentari (come accadeva a fine ottocento,
con la conseguenza che a Roma potevano andare solo i ricchi)
o perché non abolire anche la Camera? E di politici pagarne
uno solo? Sai che risparmi?
21/10/2016
Mauro Del Bue
Coerenza ad un
testo bislacco
Sto pubblicando le mie proposte
non accolte volte a dare coerenza ad un testo bislacco,
ovviamente non prese in considerazione.
Per carità di patria e per evitare divisioni
traumatiche nella nostra piccola rappresentanza parlamentare
ho votato si con tutti i distinguo del caso.
Nell'urna da privato cittadino voto no,dopo essermi
astenuto sull'italicum, al senato vale come voto contrario
perché è una legge elettorale indecente.
18/10/2016
Enrico Buemi
Illusionismo su
Equitalia
Leggo della soppressione di Equitalia. Sono sbalordito
dai commenti. È come se, cancellando il nome si cancellasse
la cosa. Un'operazione di illusionismo, tipica di questi
tempi grami. Non credo che si possa abolire la riscossione dei tributi, e
le modalità della riscossione non dipendono da Equitalia, ma
dalle norme dello Stato, che certamente presentano tratti
vessatori e iniqui. Ma anziché intervenire su questo si
affida ad un altro lo stesso compito. Eppure nessuno fa
questa semplice considerazione.
16/10/2016
Giuseppe La Ganga
Come si ostacola
il "fare politica"
Il presidente Napolitano ha ragione quando dice "la
politica siamo anche noi". Il problema é che ci vogliono
strumenti per "fare la politica", la differenza mi pare
evidente. In questi anni le scelte che sono state fatte
hanno sostanzialmente ridotto lo spazio per fare politica.
Mi riferisco alla legge elettorale voluta da Berlusconi e
Bossi e non osteggiata ma applicata con rigore
antisocialista da Veltroni ed i suoi amici, alla occupazione
sistematica di ogni strumento di comunicazione da parte
delle forze politiche più forti e con evidenti agganci con
le proprietà pubbliche e private, l'inseguire da parte di
chi opera nel campo dell'informazione notizie eclatanti ma
di limitata portata politica, trascurando l'approfondimento
di argomenti che influenzano fortemente l'esistenza dei
cittadini ed il loro futuro!
2/10/2016
Enrico Buemi
Ansia da prestazione
Rossella Fiamingo, medaglia d'argento
di spada alle Olimpiadi, dopo la
premiazione, ha detto che ha ricevuto per
tutto il giorno dal premier Renzi messaggi
sms di incoraggiamento. "A un certo punto
non li ho più guardati, perché mi mettevano
ansia" ha dichiarato. Che dire? L'ansia da prestazione del premier
lo porta a superare non solo i limiti
dell'opportunità, ma anche quelli del
ridicolo.
7/8/2016
Giuseppe La Ganga
Di
Battistisis
Noto per le sue passate frasi
giustificazioniste nei confronti del
terrorismo islamico, l'on. Di Battista ha
scongiurato il governo italiano a non
concedere le basi italiane per gli aerei
americani che, su esplicita richiesta del
governo Serraj, hanno iniziato a bombardare
l'Isis per liberare Sirte, la città libica
caduta in possesso dei terroristi.
Qualcuno al mondo potrebbe avere
qualcosa da obiettare, visto che si tratta
di basi americane e l'Italia è un paese Nato
e visto che l'operazione (non si citi il
caso di Craxi del 1986 quando i raid
americani erano contro il governo libico) è
richiesta da un governo riconosciuto
dall'Onu e tesa a conquistare una città
invasa dai terroristi?
Alle solite pelose obiezioni della
sinistra estrema, sempre antiamericana a
prescindere, si sono aggiunte le
considerazioni di Di Battista per il quale
aiutare gli Usa in questa operazione
potrebbe crearci inimicizie e reazioni
pericolose.
Mamma mia, potremmo diventare nemici
dell'Isis e magari, ma questo per i grillini
conta meno, anche degli Usa.... Che Dio ci
scampi da un governo Cinque stelle nemico
degli Usa e amico dell'Isis, caro Di
Battista, anzi Di Battistisis...
4/8/2016
Mauro Del Bue
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
- See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
- See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
- See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
- See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza
normativa e obiettivi precisi, la ricerca di
compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato Enrico Buemi, Capogruppo Psi
in commissione Giustizia al senato, a margine
della seduta in cui procede l'esame degli
emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle
unioni civili. "E' evidente che la parificazione
delle unioni civili al matrimonio, non in
termini morali ma nei riflessi sulla finanza
pubblica che ne deriverebbero, anche per le
eventuali strumentalizzazioni per finalità
puramente economiche, rappresenta un problema
che deve essere valutato - ha commentato Buemi -
ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge
seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal
contesto dei paesi civili in materia di diritti
individuali e di coppia", ha aggiunto il
senatore socialista. "Inoltre, rende difficile
il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i
punti significativi di una normativa che,
comunque, contiene una complessità per le
interazioni con altri istituti giuridici
fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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Michele Serra, citando un mio scritto su Micromega,
riconosce che la Costituzione renziana è il punto
d’arrivo di una restaurazione consistente in un
trasferimento della sovranità dal popolo ai mercati,
ed anzi dice che questo concetto è “folgorante” per
quanto è vero. (28/10/2016)
La notizia non è il banale gioco d'Aula che è
andato in scena in una giornata senza pretese e
senza pathos. Col Pd che rinvia in commissione
la proposta di legge di Roberta Lombardi sul
taglio degli stipendi. E i 5Stelle che, un
minuto dopo, sentono di aver segnato un punto:
"Avete visto? Non volete tagliare?". Tutto
ovvio.
(27/10/2016)
di Giovanni Maria Flick, Guardasigilli nel
primo governo Prodi, ex presidente della Corte
costituzionale
Perché votare No? Un breve riassunto dei
motivi si di metodo che di merito della riforma della
Costituzione che viene proposta.
Da Il Fatto Quotidiano del 15 ottobre
2016
La
retorica, anzi la mistica della «discontinuità»
che domina da un po’ la politica italiana,
prevede una logica temporale rigorosamente
binaria: prima e dopo, la palude di prima e
l’aria fresca di adesso, l’immobilismo di prima
e il movimento di oggi, la conservazione di ieri
e il dinamismo riformatore di oggi, l’Italia che
era ferma e l’Italia che riparte. Una sindrome
da anno zero, il passato schiacciato nella
pigrizia e nella non-storia. Ma è una retorica
che ha il minimo appiglio nella realtà storica?
(14/10/2016)
Sempre di più le nuove leadership politiche non
sono in grado di orientare in maniera
significativa l'azione dei governi, delle
maggioranze e dei parlamenti e quindi si
attivano a questa sorta di totem che è il
referendum per sciogliere nodi che la buona
politica dovrebbe essere invece in grado di
sciogliere attraverso un percorso dialettico tra
punti di vista. (7/10/2016)
Editoria: favori e
rigore
La questione della sala stampa estera – da me
denunciata già nel 2014 in atti pubblici – è solo l’ultimo
strascico di una questione cha ammorba l’aria della politica
romana. Intorno alla gestione dei palazzi in affitto si sono
strette alleanze, cementate intese, scambiati favori da
decenni tra forze politiche e potentati economici.
Più in generale, all’ombra dell’autodichia, sono fioriti
ambiti di opacità gestionale che, solo in apparenza, hanno
giovato alle amministrazioni che hanno offerto copertura
alle manovre del ceto politico quando la RAI si colloca sul
mercato per sfondare il salary cap, i suoi dirigenti si
pongono consapevolmente sotto ricatto di chi glielo
consente.
Bettino Craxi, nel 1983, colse lo spunto di un articolo del
Sabato per denunciare l’utilizzo disinvolto della trattativa
privata sotto la presidenza del Senato di Cossiga. Oggi si
può fare di meglio approvando la legge sul whistleblowing ed
estendendola a tutte le amministrazioni centrali dello
Stato, alle società partecipate e agli organi
costituzionali, così si evita che le notizie di malagestione
percolino, goccia a goccia, da inchieste anticasta, da
manovre populistiche o da campagne plebiscitarie.
Mettere magistrati come Raffaele Cantone in condizione di
valutarne preventivamente la fondatezza, significa far sì
che la decisione, tra la difesa di chi è avvantaggiato da un
trattamento di favore e la denuncia di chi è svantaggiato da
una discriminazione, sarà in futuro ispirata non da oscure
compensazioni tra padrinaggi politico-imprenditoriali, ma
dai parametri certi offerti dallo Stato di diritto.
"Basta, l’Italia non deve più
pagargli bollette e affitto della sala stampa”
Il senatore socialista all'offensiva per le
spese di luce e gas dell'associazione dei
giornalisti stranieri pagate dal ministero dello
Sviluppo economico.
(14/9/2016)
Impeachment più semplice con la nuova
Costituzione. E grazie all'Italicum. L'avvocato che
affossò il Porcellum: «Corte e
Quirinale delegittimati». (3/9/2016)
«Raggi ha impostato il suo mandato in
maniera scenografica. L'unica novità è che adesso non puoi più dire che
c'è la spazzatura in strada altrimenti ti accusano di fare propaganda
fascista» (8/8/2016)
Interventi
in Aula del
sen. Buemi
sulla
richiesta di
arresto del
sen. Antonio
Caridi
"La
vita mi ha
insegnato
che sotto
Dio non c'è
nessuno
meglio di
me: siamo
tutti
uguali,
tutti deboli
e tutti con
le nostre
miserie
umane, anche
se facciamo
i
procuratori
della
Repubblica,
anche se
facciamo il
Presidente
del Senato."
(4/8/2016)
In
questi mesi che precedono il referendum
confermativo della riforma costituzionale, in molti stanno
rendendo pubblica la loro intenzione di voto: politici
ovviamente, ma anche giuristi, imprenditori, personaggi
noti. Era sostanzialmente mancata, invece, la voce di una
categoria direttamente investita dalla riforma: i funzionari
di quel Senato che cambierà volto, ma per il quale
continueranno a lavorare. Uno di loro, Giampiero
Buonomo, consigliere parlamentare, entrato per
concorso al Senato trent’anni fa, si è nettamente schierato
contro la riforma, partecipando con un contributo al volume No
allo sfregio della Costituzione.
(25/7/2016)
2013 La Questione Sociale Webmaster & Design by Francesco Alati