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Intervista ad Enrico Buemi sull'audizione di Monsignor Antonio Mennini nella Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo e sull'uccisione di Aldo Moro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sandro Pertini

L'idea di socialismo

 

Loris Fortuna

 

Pietro Nenni

 

 

 

 

 

 

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Se il soggetto o gli autori dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione, basta segnalarlo alla redazione, alla mail laquestionesociale@tiscali.it

Si provvederà alla rimozione delle immagini.

 

 

Molestie sessuali. Pisani: La sentenza di Palermo è surreale e grottesca

Dichiarazione sui costi della politica del senatore socialista Enrico Buemi, a cui è attribuito da Open polis un indice di presenza dell'83 %, pur essendo entrato in Senato con due mesi di ritardo, e con un indice di produttività di 634, undicesimo su 324 senatori

Un paese allo sbando, succube di demagogia sfrenata e populismi irresponsabili

Di fronte a questa sarabanda di invidiosi e nullafacenti, di amorali percettori di indennità parlamentare che altro non fanno se non invocare la moralità verso degli altri, che predicano male e razzolano peggio, sodali di Grillo e associati, dico, si cominci a dare risposta ai problemi veri del Paese invece di metterla in caciara tutte le volte.

A Grillo dico, dimezzi i propri cachet teatrali e separi i propri interessi artistico - economici da quelli politici di cui c'è a tutt'oggi una commistione indescrivibile.

Chi ha bisogno di approfondimenti consulti i fuoriusciti dal M5S che possono raccontare la realtà vista dal di dentro e vissuta direttamente.

25/10/2016

Enrico Buemi

La mela e il grappolo d'uva

È difficile essere per le ragioni del si o per le ragioni del no perché la questione non è come una mela che si può tagliare a metà, ma è come un grappolo d'uva  dove alcuni acini sono maturi, altri acerbi e altri ancora guasti. La domanda è: prendere o lasciare? Io sono propenso ad aspettare stagioni migliori per fare un buon vino che duri a lungo, perché non tutte le annate sono uguali e questa non mi sembra una di quelle da conservare. Questa volta berrò  ancora quello imbottigliato nel 48 perché  i vignaioli mi sembrano tuttora i migliori.

21/10/2016

Enrico Buemi

Il populismo dei baiocchi

Se Renzi insiste con sta storia dei tagli alla politica perché elimina qualche poltrona e non paga (se non attraverso i rimborsi) i nuovi senatori, allora Grillo che sui soldi ha fatto successo, può bene alzare l’asticella e proporre subito un dimezzamento degli stipendi a tutti i parlamentari. Cosa che fa tremare i polsi ai Pd, sensibili a un arma da loro stessi
impugnata. Come dire. Gioco al rialzo. La verità che è sbagliato (su questo mi spiace dar ragione a Stefano Rodotà) concepire la democrazia come un oggetto da comprare al mercato. E per di più considerando solo il suo prezzo. La democrazia ha un costo, che va sempre rapportato alla sua efficacia. Se il costo diventa l’unico obiettivo, allora perché non alzare ancora il tiro e togliere del tutto lo stipendio ai parlamentari (come accadeva a fine ottocento, con la conseguenza che a Roma potevano andare solo i ricchi) o perché non abolire anche la Camera? E di politici pagarne uno solo? Sai che risparmi?

21/10/2016

Mauro Del Bue

Coerenza ad un testo bislacco

Sto pubblicando le mie proposte non accolte volte a dare coerenza ad un testo bislacco, ovviamente non prese in considerazione.

Per carità di patria e per evitare divisioni traumatiche nella nostra piccola rappresentanza parlamentare ho votato si con tutti i distinguo del caso.

Nell'urna da privato cittadino voto no,dopo essermi astenuto sull'italicum, al senato vale come voto contrario perché è una legge elettorale indecente.

18/10/2016

Enrico Buemi

Illusionismo su Equitalia

Leggo della soppressione di Equitalia. Sono sbalordito dai commenti. È come se, cancellando il nome si cancellasse la cosa. Un'operazione di illusionismo, tipica di questi tempi grami.
Non credo che si possa abolire la riscossione dei tributi, e le modalità della riscossione non dipendono da Equitalia, ma dalle norme dello Stato, che certamente presentano tratti vessatori e iniqui. Ma anziché intervenire su questo si affida ad un altro lo stesso compito. Eppure nessuno fa questa semplice considerazione.

16/10/2016

Giuseppe La Ganga

Come si ostacola il "fare politica"

Il presidente Napolitano ha ragione quando dice "la politica siamo anche noi". Il problema é che ci vogliono strumenti per "fare la politica", la differenza mi pare evidente. In questi anni le scelte che sono state fatte hanno sostanzialmente ridotto lo spazio per fare politica. Mi riferisco alla legge elettorale voluta da Berlusconi e Bossi e non osteggiata ma applicata con rigore antisocialista da Veltroni ed i suoi amici, alla occupazione sistematica di ogni strumento di comunicazione da parte delle forze politiche più forti e con evidenti agganci con le proprietà pubbliche e private, l'inseguire da parte di chi opera nel campo dell'informazione notizie eclatanti ma di limitata portata politica, trascurando l'approfondimento di argomenti che influenzano fortemente l'esistenza dei cittadini ed il loro futuro!

2/10/2016

Enrico Buemi

Ansia da prestazione

Rossella Fiamingo, medaglia d'argento di spada alle Olimpiadi, dopo la premiazione, ha detto che ha ricevuto per tutto il giorno dal premier Renzi messaggi sms di incoraggiamento. "A un certo punto non li ho più guardati, perché mi mettevano ansia" ha dichiarato.
Che dire? L'ansia da prestazione del premier lo porta a superare non solo i limiti dell'opportunità, ma anche quelli del ridicolo.

7/8/2016

Giuseppe La Ganga

Di Battistisis

Noto per le sue passate frasi giustificazioniste nei confronti del terrorismo islamico, l'on. Di Battista ha scongiurato il governo italiano a non concedere le basi italiane per gli aerei americani che, su esplicita richiesta del governo Serraj, hanno iniziato a bombardare l'Isis per liberare Sirte, la città libica caduta in possesso dei terroristi.

Qualcuno al mondo potrebbe avere qualcosa da obiettare, visto che si tratta di basi americane e l'Italia è un paese Nato e visto che l'operazione (non si citi il caso di Craxi del 1986 quando i raid americani erano contro il governo libico) è richiesta da un governo riconosciuto dall'Onu e tesa a conquistare una città invasa dai terroristi?

Alle solite pelose obiezioni della sinistra estrema, sempre antiamericana a prescindere, si sono aggiunte le considerazioni di Di Battista per il quale aiutare gli Usa in questa operazione potrebbe crearci inimicizie e reazioni pericolose.

Mamma mia, potremmo diventare nemici dell'Isis e magari, ma questo per i grillini conta meno, anche degli Usa.... Che Dio ci scampi da un governo Cinque stelle nemico degli Usa e amico dell'Isis, caro Di Battista, anzi Di Battistisis...

4/8/2016

Mauro Del Bue
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
- See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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EVENTO CONFCONSUMATORI: RISPARMI IN FUMO

Intervista al senatore Enrico Buemi

(31/10/2016)

La sindrome di Stoccolma

di Raniero La Valle

Michele Serra, citando un mio scritto su Micromega, riconosce che la Costituzione renziana è il punto d’arrivo di una restaurazione consistente in un trasferimento della sovranità dal popolo ai mercati, ed anzi dice che questo concetto è “folgorante” per quanto è vero. (28/10/2016)

Il precipizio culturale del Pd grillino

La notizia non è il banale gioco d'Aula che è andato in scena in una giornata senza pretese e senza pathos. Col Pd che rinvia in commissione la proposta di legge di Roberta Lombardi sul taglio degli stipendi. E i 5Stelle che, un minuto dopo, sentono di aver segnato un punto: "Avete visto? Non volete tagliare?". Tutto ovvio. (27/10/2016)

Perché votare “no”
a questa riforma

Soprattutto perché è un pasticcio

di Giovanni Maria Flick, Guardasigilli nel primo governo Prodi, ex presidente della Corte costituzionale

Perché votare No? Un breve riassunto dei motivi si di metodo che di merito della riforma della Costituzione che viene proposta. Da Il Fatto Quotidiano del 15 ottobre 2016

Sindrome della ripartenza: il falso mito dell’anno zero

La retorica, anzi la mistica della «discontinuità» che domina da un po’ la politica italiana, prevede una logica temporale rigorosamente binaria: prima e dopo, la palude di prima e l’aria fresca di adesso, l’immobilismo di prima e il movimento di oggi, la conservazione di ieri e il dinamismo riformatore di oggi, l’Italia che era ferma e l’Italia che riparte. Una sindrome da anno zero, il passato schiacciato nella pigrizia e nella non-storia. Ma è una retorica che ha il minimo appiglio nella realtà storica?  (14/10/2016)

Intervista ad Enrico Buemi sui referendum in Europa e in Italia

Sempre di più le nuove leadership politiche non sono in grado di orientare in maniera significativa l'azione dei governi, delle maggioranze e dei parlamenti e quindi si attivano a questa sorta di totem che è il referendum per sciogliere nodi che la buona politica dovrebbe essere invece in grado di sciogliere attraverso un percorso dialettico tra punti di vista. (7/10/2016)

Editoria: favori e rigore

La questione della sala stampa estera – da me denunciata già nel 2014 in atti pubblici – è solo l’ultimo strascico di una questione cha ammorba l’aria della politica romana. Intorno alla gestione dei palazzi in affitto si sono strette alleanze, cementate intese, scambiati favori da decenni tra forze politiche e potentati economici.
Più in generale, all’ombra dell’autodichia, sono fioriti ambiti di opacità gestionale che, solo in apparenza, hanno giovato alle amministrazioni che hanno offerto copertura alle manovre del ceto politico quando la RAI si colloca sul mercato per sfondare il salary cap, i suoi dirigenti si pongono consapevolmente sotto ricatto di chi glielo consente.
Bettino Craxi, nel 1983, colse lo spunto di un articolo del Sabato per denunciare l’utilizzo disinvolto della trattativa privata sotto la presidenza del Senato di Cossiga. Oggi si può fare di meglio approvando la legge sul whistleblowing ed estendendola a tutte le amministrazioni centrali dello Stato, alle società partecipate e agli organi costituzionali, così si evita che le notizie di malagestione percolino, goccia a goccia, da inchieste anticasta, da manovre populistiche o da campagne plebiscitarie.
Mettere magistrati come Raffaele Cantone in condizione di valutarne preventivamente la fondatezza, significa far sì che la decisione, tra la difesa di chi è avvantaggiato da un trattamento di favore e la denuncia di chi è svantaggiato da una discriminazione,   sarà in futuro ispirata non da oscure compensazioni tra padrinaggi politico-imprenditoriali, ma dai parametri certi offerti dallo Stato di diritto.

15/9/2016

Enrico Buemi

Il senatore Buemi contro la stampa estera

"Basta, l’Italia non deve più pagargli bollette e affitto della sala stampa”

Il senatore socialista all'offensiva per le spese di luce e gas dell'associazione dei giornalisti stranieri pagate dal ministero dello Sviluppo economico.  (14/9/2016)

Intervista a Felice Besostri

La riforma Boschi è un colpo al Colle

Impeachment più semplice con la nuova Costituzione. E grazie all'Italicum. L'avvocato che affossò il Porcellum: «Corte e Quirinale delegittimati». (3/9/2016)

Intervista a Paolo Becchi

I poteri forti si stanno spostando sul Movimento 5 Stelle

«Raggi ha impostato il suo mandato in maniera scenografica. L'unica novità è che adesso non puoi più dire che c'è la spazzatura in strada altrimenti ti accusano di fare propaganda fascista» (8/8/2016)

Qui gatta ci cova!

Interventi in Aula del sen. Buemi sulla richiesta di arresto del sen. Antonio Caridi

"La vita mi ha insegnato che sotto Dio non c'è nessuno meglio di me: siamo tutti uguali, tutti deboli e tutti con le nostre miserie umane, anche se facciamo i procuratori della Repubblica, anche se facciamo il Presidente del Senato." (4/8/2016)

“Riforma costituzionale? Un’occasione persa, parola di funzionario del Senato”

In questi mesi che precedono il referendum confermativo della riforma costituzionale, in molti stanno rendendo pubblica la loro intenzione di voto: politici ovviamente, ma anche giuristi, imprenditori, personaggi noti. Era sostanzialmente mancata, invece, la voce di una categoria direttamente investita dalla riforma: i funzionari di quel Senato che cambierà volto, ma per il quale continueranno a lavorare. Uno di loro, Giampiero Buonomo, consigliere parlamentare, entrato per concorso al Senato trent’anni fa, si è nettamente schierato contro la riforma, partecipando con un contributo al volume No allo sfregio della Costituzione. (25/7/2016)

 

 

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