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INTERVISTA AL SEGRETARIO DEL PSI NENCINI

SIAMO SOSTENITORI DI UN GOVERNO DI RESPONSABILITÀ, MA SUI PROVVEDIMENTI VALUTEREMO CASO PER CASO. NESSUNA FIDUCIA AL BUIO

Giampiero Marrazzo

“Io non cambio idea. Siamo stati sostenitori di un governo di responsabilità nazionale, che era l’unico governo possibile dopo che i grillini si erano messi in fuorigioco. Andare alle elezioni con la stessa legge elettorale avrebbe prodotto comunque un risultato elettorale non risolutivo”. Sono queste le parole con cui Riccardo Nencini, segretario del Partito Socialista italiano risponde per la prima volta all’Avanti! dopo la formazione del nuovo governo Letta e le ultime nomine fatte dei nuovi sottosegretari e viceministri.

Segretario, che ne pensa allora della formazione di questo governo Letta?

“Ad un programma innovativo e anche eretico come lettura dell’Italia non ha corrisposto una squadra di governo altrettanto bilanciata. Vi è un eccesso di sovrarappresentanzione di rappresentanti del mondo cattolico e di interessi che si richiamano a questo pensiero”.

Cosa manca secondo lei?

“Manca del tutto l’anima laica che tutti hanno celebrato fino ad un anno fa, come cultura fondatrice dell’unita d’Italia”.

Per il resto?

“C’è uno sbilanciamento anche in Europa: non esiste aggancio alcuno con il socialismo europeo. Questo é un ulteriore punto di distonia. Il rischio per l’Italia è avere un governo balbuziente nei rapporti europei, mentre il programma Letta dà un grande rilievo al ruolo che l’Europa deve avere”.

Prima della formazione del governo ne aveva parlato con il presidente Letta?

“Io conosco le prerogative del Presidente del consiglio e mi sono permesso di suggerire, scrivendoglielo in una lettera, alcuni criteri di scelta sui membri del governo, quali competenza, esperienza e statura politica. Tutti e tre ingredienti da mettere in relazione con un profondo rinnovamento della classe politica italiana. Questa strada è stata intrapresa?”.

Per quanto riguarda la rappresentanza del Psi al governo?

“È la prima volta che c’è un governo di coalizione dove un partito che vota la fiducia non è al governo. Qual’è la ragione? È un pregiudizio verso i socialisti che non portano alcuna responsabilità sullo stato terribile di questa Italia?”.

A questo punto come si comporterà il partito?

“Ora metteremo in pratica ciò che abbiamo dichiarato nel dibattito in Parlamento. Sosterremo il governo negli indirizzi generali della sua politica così come riferiti al programma. In secondo luogo esamineremo punto per punto i singoli provvedimenti. Nessuna fiducia al buio. Terzo, esigo che la convenzione costituente venga costruita tenendo conto di tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Tutti i partiti presenti devono contribuire a scrivere le nuove regole”.

Cosa accadrebbe altrimenti?

“Se volessero applicare il ‘manuale Cencelli’ tra i due maggiori partiti si tratterebbe di una ferita insopportabile alla democrazia”.

Pubblicato su L'Avanti il 03-05-2013

(4 maggio 2013)

 

 

 

 

 

 

 

 

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