Responsabilità toghe
Un
grande passo avanti nella direzione di un garantismo vero
Enrico Buemi
È
prima di tutto un successo politico del Parlamento aver rimesso
in campo, con proposte ampiamente condivise, una battaglia
antica dell'opinione garantista del nostro Paese, quella della
responsabilità civile dei giudici.
Ma produce anche una sincera soddisfazione intellettuale
l'imbarazzo della stampa forcaiola che stamani vediamo
dibattersi tra il desiderio di inneggiare alla mascotte del
momento, la supposta convergenza del Pd con il movimento 5
stelle, e il riflesso pavloviano di agitare il cappio contro la
politica che riprende il suo ruolo.
Raggiungendo una mediazione equilibrata tra tutte le istanze
della società, in Senato, hanno vinto tutti e da questo
encomiabile comportamento delle forze politiche c'è da
attendersi analoga incisività alla Camera. Anche al ministro
Orlando va dato atto di aver tenuto dritta la barra e - se
veramente il Governo vuole evitare le multe europee - farebbe
bene a chiedere alla presidente Boldrini la deroga per la
trattazione immediata del disegno di legge, anche se in pendenza
di sessione di bilancio.
Aver
sentito da tante e diverse parti dell'Aula risuonare i temi e le
valutazioni sollecitate nella mia relazione, dà netto il segno
di quanto le nostre idee, di socialisti libertari, abbiano
impollinato tutti gli schieramenti e siano diventate patrimonio
comune della società italiana. Da domani, saranno anche un po'
di più patrimonio delle Istituzioni abbandonando le viete
categorie manichee che, in passato, hanno ostruito il dibattito
sulla giustizia in Italia.
Giovedì 20 Novembre 2014
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